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Piante tossiche: Solanum nigrum

 Conosciamo l'erba morella

Per continuare la rubrica delle piante spontanee tossiche che possiamo incontrare, parliamo oggi delle caratteristiche e di alcune curiosità relative al Solanum nigrum, una comune pianta infestante.

Conosciuto come erba morella o solano nero, il Solanum nigrum è una pianta infestante diffusissima sul nostro territorio, specie in terreni incolti, ma anche in ambiente urbano e come infestante dei nostri orti. Appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è una pianta erbacea a ciclo annuale, anche se in zone con clima mite sta diventando perenne.
Presenta foglie verdi alterne sul fusto e fiori bianchi pedicellati riuniti in infiorescenze a corimbo, i frutti sono piccole bacche di colore verde che ricordano nella forma il pomodoro e che a maturità si presentano di colore nero.
Nonostante appartenga alla stessa famiglia di piante a noi molto familiari, come pomodoro, patata, peperone e melanzana, il Solanum nigrum è tossico in tutte le sue parti (bacche comprese) in quanto contiene solanina e tropeina e, in caso di ingestione, porta a sintomi quali dolori addominali, vomito e gravi difficoltà respiratorie
La diffusione di questa infestante su lunghe distanze è ad opera degli uccelli che si nutrono delle bacche per poi rilasciarne i semi (disseminazione endo-zoocora).
A causa dell'alta concentrazione di solanina, un glucoalcaloide a funzione narcotica, un tempo il Solanum nigrum veniva utilizzato come ingredienti per preparati anestetici ed analgesici.

Voi prestate attenzione a ciò che ci cresce intorno?
Per ora è tutto, alla prossima!

Bibliografia:
Aleo N., Amato F., Aleo M., Le piante tossiche della flora trapanese (Sicilia), Quad. Bot. Amb. Appl., 22 (2011): 31-49.
Benvenuti S. 2004. Weed dynamics in the Mediterranean urban ecosystem: ecology, biodiversity and management. Weed Research, 5:341-35
Lentini F., Venza F., Anestetici del passato: “spongia soporifera”, Quad. Bot. Amb. Appl., 21 (2010): 253-260.
Viegi L., Pieroni A., Guarrera P., Maccioni S., Piante usate in Italia in medicina veterinaria popolare, EDIZIONI PLUS - Università di Pisa, 2002






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